LEGEND OF THE MILLENNIUM DRAGON

LEGEND OF THE MILLENNIUM DRAGON. (Onigamiden - 2011) (lungometraggio d'animazione) Regia di: Hirotsugu Kawasaki Sceneggiatura di: Naruhisa Arakawa, Hirotsugu Kawasaki Storia originale di: Takafumi Takada Produzione: Sony Music Entertainment, Sony Pictures Entertainment, Studio Pierrot, TV Tokyo Animazioni: Studio Pierrot Edizione Italiana: Sony Pictures Italia USCITA ITALIANA: 16 NOVEMBRE 2011 (DVD) I primi nomi del team approntato dallo Studio Pierrot già lasciavano ben presagire. I produttori infatti hanno messo insieme una buona squadra per realizzare questo lungometraggio. Da "Spriggan" a "Nadesico" al designer dei personaggi di "Jin-roh" e "The Sky Crawler" fino al grande Katsuhiro Otomo, chiamato a curare il design di un personaggio; c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. La storia ha come sfondo iniziale i nostri giorni, un quartiere della popolata Kyoto e un giovane ragazzo di nome Jun di ritorno da scuola. La sua è una routine di tutti i giorni ma le insidie si possono nascondere ovunque, anche dietro le sembianze di un demone. E così, senza un apparente spiegazione, il giovane Jun si ritrova catapultato indietro nel tempo in pieno periodo Heian, al centro di un intensa battaglia tra uomini e mostri di ogni genere, affiancato da un potente abate che lo ritiene un discendente di un antica dinastia con grandi poteri latenti dentro di se. La storia si snoda a metà tra presente e passato, con quest'ultimo sullo sfondo e l'occhio critico e stupefatto di un ragazzo dei nostri giorni davanti. Una posizione che aiuta lo spettatore i cui vari come e perchè non farebbero che accumularsi inutilmente. Una storia lineare ma ben scritta che esalta egregiamente il passato di un popolo da sempre a metà tra realtà e fantasia, argomenti che lo spettatore rivive gradualmente attraverso il giovane protagonista. I personaggi principali non sono in gran numero, ma attorno ad essi girano molti comprimari altrettanto ben caratterizzati. Il papà di Akira, Otomo, ha l'onere di portare sullo schermo un drago dal grande potere da tempo intrappolato e che solo il protagonista potrà risvegliare: Orochi, figura che ricorda un suo simile co-protagonista di una storia di Miyazaki. Su tutti comunque primeggia l'abate: misterioso e oltre ogni immaginazione potente figura al centro dell'intera vicenda. Azione, miti di un tempo e buoni sentimenti sono i fattori principali di questo film che il regista ben dirige senza sbavature. Ma è indubbiamente la battaglia il campo in cui si nota di più la sua firma. Campi lunghi, intensi combattimenti, camere sempre in movimento e una netta distinzione persino negli stili con cui sono rappresentate le due fazioni rappresentano soltanto la ciliegina sulla torta. Alle location realizzate in computer grafica al pulito e tondeggiante stile dei personaggi fino al disordinato, quasi abbozzato stile con cui sono rappresentati i demoni; un suggestivo quanto riuscito mix visivo. In conclusione un buon titolo, con una buona realizzazione, magari non un capolavoro ma di certo un titolo che farà felici gli appassionati del genere. Buoni tempi narrativi e una storia magari non originalissima sapranno ben intrattenere per un oretta e mezza. Ringraziamo inoltre il distributore che ha fatto arrivare "Onigamiden" in tutt'Europa in tempi molto brevi. . Fine dell'articolo.